Quante volte ci sorprendiamo durante la nostra giornata? Oggi ci sono capitate cose che non ci aspettavamo? Se la risposta è “si” allora è una bella giornata per noi. Per molti potrebbe sembrare una strana affermazione, eppure molti studi dimostrano che l’emozione della “sorpresa”, rompendo gli schemi e le abitudini, ci aiuta a capire meglio il nostro mondo interiore.
In pratica, la “sorpresa” è l’emozione chiave per correggere le nostre idee ed i nostri modi di fare e di imparare. Secondo Wikipedia, la “sorpresa” è uno stato emotivo conseguente ad un evento inaspettato o contrario all’aspettativa di chi lo sperimenta, dura pochi istanti ed è, in genere, seguita da gioia o paura.
Ma, andando oltre a questa definizione, cos’è una “Sorpresa”? La sorpresa si basa sull’avvenimento che rompe il tempo (o almeno l’idea che noi abbiamo del tempo) e ci sorprende; i bambini amano le sorprese, le donne amano le sorprese. Insomma, la sorpresa vuol dire che accade qualcosa che non ci aspettiamo, che non sappiamo cos’è e che arriva all’improvviso.
Affinché accadano le sorprese, bisogna che noi impariamo a ragionare come ragiona l’invisibile. Spieghiamo meglio: possiamo governare i nostri sogni? No! Quando andiamo a dormire, c’è qualcosa che produce delle immagini (i sogni) che noi non possiamo governare: i sogni rappresentano davvero l’emblema delle sorprese.
Allora, quando ci capita qualche problema, è importante non dirsi niente o meglio dirsi:” io sono qui e non ho nulla da dirmi”; in questo modo, stiamo dando importanza a ciò che ci accade adesso, lasciando spazio all’invisibile che abita in ognuno di noi; lo stesso invisibile che trasmuta la pianta in fiore, lo stesso invisibile che porta il desiderio di qualcosa che non sappiamo cos’è.
Ogni volta che cerchiamo le cause dei nostri problemi, stiamo entrando nel tempo riconosciuto dalla nostra vita, ma le sorprese, come abbiamo detto, vengono in un tempo che ci sorprende, non il tempo conosciuto dalla nostra razionalità, ma il tempo dei sogni.
Quante volte ci domandiamo se stiamo sulla strada giusta, se siamo verso il nostro percorso, oppure se stiamo tradendo la nostra natura, la nostra disposizione innata che gli eventi, a volte, ci allontanano da essa? E come facciamo a saperlo? Se siamo molto curiosi e se ci sorprendiamo vuol dire che la nostra anima ha una freschezza, una giovinezza, una capacità di stare con sé stessa senza i nostri pensieri.
I pensieri non possono sorprenderci! Ad esempio, quante volte ci capita che, parlando con il nostro compagno o con una nostra amica, abbiamo la sensazione di sapere come andrà a finire la conversazione e sappiamo già dove vuole “andare a parare”? Ebbene, le cose dove si sa già dove si “andrà a parare” non appartengono all’anima.
L’anima, come abbiamo detto diverse volte, è silenziosa, è nascosta, ama il buio, il silenzio e ama, più di tutto, le sorprese. Quando ci sorprendiamo vuol dire che ci accorgiamo che qualcosa, all’improvviso, irrompe nella nostra esistenza e gli facciamo spazio. Affinché ci siano le sorprese, bisogna che ci sia dentro di noi, l’idea di dare spazio al nuovo ed in questo le donne, così come i bambini, sono bravissime.
Le donne hanno, nel loro principio più profondo, il mutamento; sanno mutare facilmente ed ecco perché sono sempre pronte a tutto. La disposizione d’animo dell’anima, che è femminile, è sempre diretta verso il nuovo, mentre la disposizione dell’anima che ha perso il femminile, è sempre diretta verso la ripetitività e le abitudini.
Inoltre, le sorprese, per il cervello, così come dice la scienza, sono attivazioni di canali lontani dalle abitudini e fanno entrare, nel nostro mondo, nuove proposte e nuove possibilità. Quindi il nemico più profondo dell’anima, sono le abitudini, e cosa c’è di più abitudinario dei pensieri? I nostri pensieri sono sempre gli stessi, nei pensieri non ci può essere la sorpresa.
“Sorpresa” vuol dire abbandonarsi, vuol dire lasciarsi prendere da un’emozione che irrompe, vuol dire accorgersi che la nostra pianta, che prima era un ramoscello secco, adesso è un germoglio e che sta mettendo un fiore.
Dobbiamo ricordarci che la sorpresa è sempre collegata a sensazioni, a sentimenti che non sono abituali; se vogliamo una vita piena di noi stessi, dobbiamo prepararci, rispettando la nostra disposizione innata, sempre di più all’imprevisto e alla sorpresa.
Imparare a sognare ad occhi aperti, perdersi nel vuoto ed immaginare di vivere come in una fiaba, apre le porte alle sorprese, alla felicità e al nostro benessere psicofisico.
“Sorrise, come facciamo tutti, quando veniamo colti di sorpresa dalla felicità”.
(Stephen King)