Noi siamo pura energia, un insieme di vibrazioni e parte integrante dell’universo, eppure molti di noi non danno il giusto valore a questa affermazione. Noi non ci consideriamo energia perché viviamo prevalentemente dominati dal pensiero della mente razionale che utilizza soprattutto la logica e fa una estrema fatica ad accettare cose che non si vedono o che non si possono toccare.
Oggi, però, la fisica, la biologia, la medicina integrata, quindi la scienza in generale afferma che noi siamo un insieme di energia, vibrazioni, frequenze e che siamo un tutt’uno con l’universo: tutto ciò che accade nell’infinitamente grande, accade nell’infinitamente piccolo e viceversa.
Infatti, è sorprendente osservare come una nostra “cellula epiteliale”, e cioè una cellula della nostra pelle, assomigli moltissimo (per la sua forma) ad una stella “supernova” dell’infinito universo; così come una “cellula neuronale” del nostro cervello sia molto somigliante ad un ammasso di galassie (per la loro struttura), e ancora, una “nebulosa elica” prende la forma di un occhio esattamente come quello umano… e così via.
Insomma, l’amore è ovunque ed esiste un legame di senso e di significato tra noi e l’universo, tra noi e le cose che accadono e che noi intendiamo in una maniera, forse intuitiva, ma la scienza oggi può dare delle risposte anche alla mente razionale perché tutti noi conosciamo l’amore.
E così, quando viviamo un amore, quando viviamo nella vibrazione d’amore, quando stiamo in quella frequenza, molto spesso non riusciamo a stare lì perché la mente razionale è altrove: nei problemi, nelle difficoltà, nei pensieri e nelle preoccupazioni di ogni giorno.
Forse la fisica, la biologia, la medicina di oggi, che si spingono alle frontiere di questi universi (quello infinitamente grande e quello infinitamente piccolo), aiutano quella mente limitata (la mente razionale) a fare un salto; perché noi siamo dentro l’universo così come l’universo è dentro di noi e gli antichi lo sapevano bene.
Infatti, gli antichi parlavano dell’infinitamente grande e dell’infinitamente piccolo, di quello che sta in alto e di quello che sta in basso come di un “Tutt’Uno”. Oggi la scienza ci dice che è così e ci dice anche che, le leggi che regolano questo “Tutt’Uno”, si chiamano “Amore”.
La scienza ha dimostrato che la nostra attività cardiaca ha un campo magnetico, di forma e proporzioni corrette o di coerenza, questo campo magnetico si chiama “toroide” ed è uguale sia a quello della terra che a quello del sole.
Quando, il famoso monaco buddista, Thich Nhat Hanh, dice:” il sole è il mio cuore”, il fisico sa benissimo che non è soltanto una metafora, egli sa effettivamente che il cuore è il sole che noi abbiamo dentro.
Oggi la scienza sa che esiste un campo magnetico che ha una forma ben precisa nel quale c’è un continuo scambio di energia tra il dentro ed il fuori e che è esattamente ciò che accade, momento per momento, in ognuno di noi.
Allora possiamo dire qualcosa sull’amore e sul nuovo paradigma del pensiero scientifico, inteso come evidenza che la biologia e la fisica cominciano a dare sempre di più, di qualcosa che prima sembrava intoccabile, invisibile o appannaggio soltanto della filosofia e delle discipline antiche o esoteriche.
Questo nuovo paradigma scientifico ci porta a dire che, probabilmente, l’amore non è soltanto qualcosa che viviamo dentro di noi, l’amore è letteralmente una forza che ha delle caratteristiche e ha delle leggi che man mano andiamo conoscendo: l’amore è una forza di unificazione e di creazione.
Molto spesso scorgiamo una sorta di energia che sorge anche nei terreni più aridi, là dove ci sono i muri più secchi, emerge un barlume di vita come un germoglio o una pianta… ma chi organizza tutto questo?
Gli antichi lo sapevano bene, sapevano che esistono tante forme di amore e che queste forme di amore sono come i profumi; di profumi ce ne sono tanti, ognuno ha la sua essenza, a volte non li possiamo toccare né vedere eppure producono, dentro di noi, qualcosa che cambiano il nostro stato interiore.
E così, anche la scienza ci dice che, noi stiamo tanto meglio quanto più siamo in contatto con la nostra essenza, con la nostra anima, quanto più permettiamo all’anima di prendere padronanza della nostra vita. Ovviamente, per fare questo, bisogna avere una certa capacità di affidarsi al nulla e di lasciarsi andare.
Noi non ci rendiamo conto, perché viviamo prevalentemente dominati dal pensiero razionale, del fatto che vivere nel passato e pensare troppo al futuro, ci impedisce di fare questo: ci rallenta, ci riduce l’energia, riduce la nostra vibrazione, riduce la nostra frequenza e, di conseguenza, il nostro potenziale per vivere appieno la felicità.
“Quando siamo capaci di amare noi stessi, stiamo già proteggendo e nutrendo la società. Quando siamo in grado di sorridere, quando siamo in pace, in quel momento c’è già un cambiamento nel mondo.” (Thich Nhat Hanh)